Così ho trovato la mia strada nella viticoltura

“Sentii parlare per la prima volta di biodinamica ad un tirocinio in Toscana, dove un collega spagnolo portò questa novità dalla Francia. A quel tempo nulla poteva essere più distante da me.”

“Il secondo incontro con la biodinamica avvenne, durante la mia formazione, ad una degustazione di vini nell’azienda vitivinicola Weinsberg. Fu l’occasione per sperimentare e discutere; l’idea della biodinamica cominciava ad essermi più familiare.

Durante un tirocinio in Piemonte, infine, mi capitò fra le mani un libro di Nicolas Joly. Improvvisamente, dopo averlo letto, ebbi un quadro completo. Rimasi molto colpito dalla personalità di Nicolas Joly e dalle modalità che seguì per implementare l’idea della biodinamica nella sua cantina. Ancora oggi lo considero uno dei miei grandi modelli di riferimento.

Nel 2016, quando i miei genitori mi diedero la possibilità di entrare a far parte dell’azienda, ero già consapevole dell’importanza di lavorare in modo biologico. Poiché già dal 2010 non impiegavamo più erbicidi, i nostri vigneti erano diventati via via biologici.

Tuttavia, l’idea della biodinamica non mi ha mai abbandonato; aspettava solo il momento giusto, che arrivò nel 2018 quando riuscii ad entrare con successo nell’azienda di famiglia, pronto ad affrontare il passo successivo.

In questo periodo ho acquisito ogni informazione possibile sull’agricoltura biodinamica attraverso libri, podcast, dibattiti… Gradualmente la tematica si è fatta più concreta, finché ho capito che avrei seguito questa strada. Chi si occupa di biodinamica affronta una sfida non solo come viticoltore, ma anche come persona. Nel mio caso, ad esempio, sono emersi nuovi aspetti della personalità: spesso preferisco agire d’intuito invece che in modo calcolato e razionale; così come mi appassiona la dimensione spirituale e così via…

Dal 2019 lavoro con preparati biodinamici e dal 2020 sono membro dell’ARGE per l’agricoltura biologica-biodinamica. Considero di importanza fondamentale l’incontro con persone che la pensano come me. Il gruppo assicura appoggio e sostegno.”